“Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?” (Lu 18:8)
In occasione di una parabola proposta ai suoi discepoli a dimostrazione “…che dovevano pregare sempre e non stancarsi…”, questo è il quesito escatologico che il Signore pone alla Chiesa degli ultimi tempi. È una domanda molto scottante e certamente potremmo dare già una risposta, ma credo che tanti di noi abbiano un certo timore nel farlo. In quest’epoca fatta di relativismo dove tutto è permesso e niente è dovuto, noi credenti dovremmo più spesso porci queste domande:
“Com’è la mia fede?
Cosa pensa di me il mio Creatore?
Come vede e valuta Dio il modo di vivere e di pensare di questo mondo «civilizzato» ed «in pieno progresso»?
Ed io cristiano… dove sono?
Cosa faccio e come vivo la mia fede per lui?
Sto vivendo come i cristiani del primo secolo?
Sono in grado di credere come allora con una fede pronta e viva fino al martirio?
Mi interessa ancora sapere come vivono gli altri miei fratelli nel mondo?
Prego per loro, specialmente per quelli perseguitati a motivo della fede?
Sono pronto a vivere una vita fatta di rinunce alle comodità del progresso per seguire quella infame, scomoda e pericolosa come quella del Maestro?
Sono pronto a subire lo scherno, l’umiliazione, l’ostruzionismo, l’ostracismo l’isolamento, la persecuzione, la morte per la fede in Cristo?”
Sono profondamente convinto che i credenti del terzo millennio dovranno prepararsi più che mai a questa battaglia spirituale intima e pubblica per tenere alta la Parola della Verità.
Nella sua preghiera sacerdotale, il Maestro pregava il Padre per i suoi futuri discepoli con queste parole:
“Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno… Santificali nella verità: la tua parola è verità” (Gv 17:15, 17).
I tempi sono maturi, e proprio nel nostro occidente il Maligno sta preparando un mondo immerso sempre più nel fanatismo religioso più spietato e nell’ateismo più sfacciato. Fin dagli albori della civiltà, e soprattutto dall’antica Grecia, egli ha cercato di innalzare nel mondo, tanti altari a diverse “divinità” oggi chiamati “ISMI”.
Negare la Parola di Dio
Quest’anno, dopo circa due secoli, uno di questi “ismi” sta mostrando in particolare al mondo il suo vero volto mascherato fino ad ora come“Scienza”: il Darwinismo ateo.
L’evoluzionismo è solo un modo filosofico, fra i tanti, di vedere l’origine della vita e dell’uomo sulla terra, basato sulle osservazioni naturali fatte su esseri viventi e non e su presunti esperimenti scientifici effettuati in laboratorio. Esso volutamente, non accetta che tutto quello che è osservabile nella creazione e nel mondo sia frutto della corruzione del peccato, della ribellione dell’uomo a Dio.
Di conseguenza, ignora che “anche la la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l’ha sottoposta, nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio. Sappiamo infatti che fino ad ora tutta la creazione geme ed è in travaglio; non solo essa, ma anche noi… gemiamo dentro di noi, aspettando l’adozione, la redenzione del nostro corpo” (Ro 8:19-23).
Intenzionalmente gli evoluzionisti, adepti di questa “dottrina” atea, più filosofica che scientifica, (e quello che è scientifico viene addomesticato e sottoposto alle proprie convinzioni a dimostrazione forzosa delle proprie tesi, vedi l’esperimento di Miller sull’origine della vita e il melanismo industriale della farfalla Biston betularia) rifiutano che “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia…” (2Ti 3:16). Non solo, ma rifiutano anche anche la verità biblica secondo la quale “Nel principio Dio creò i cieli e la terra” (Ge 1:1) e “I cieli furono fatti dalla parola del Signore, e tutto il loro esercito dal soffio della sua bocca. Poiché egli parlò, e la cosa fu; egli comandò e la cosa apparve” (Sl 32:6-9).
Ormai è noto alla storia e alla letteratura filosofica che tutti questi “ismi” e questo Nuovo Umanesimo scientifico-culturale e antropocentrico, hanno un solo scopo da difendere, e un unico obiettivo da proclamare: “Dio non esiste. Non preoccupati, goditi la vita!” E il Darwinismo è figlio di questi potenti “ismi” del passato: l’Illuminismo,il Razionalismo, il Materialismo e l’Ateismo.
Accogliere la Parola di Dio
Se solo l’uomo accettasse quello che Dio dichiara nella sua Parola, comprenderebbe almeno in parte il perché di tanti fenomeni non così facilmente spiegabili della creazione. Darebbe a sua volta, una valida ragione a tanti perché che apparentemente questa nasconde, come ad esempio il problema della sofferenza, la malattia, le carestie, la morte la malvagità e le guerre tra gli uomini.
In geologia comprenderebbe il perché della deriva dei continenti e dei cambiamenti morfologici della crosta terrestre, i cambiamenti climatici e le passate glaciazioni.
Nel regno vegetale/animale estinto o vivente, troverebbe tante risposte ai perché dell’esistenza dei fossili, della predazione, della selezione naturale, dell’adattamento, delle relazioni intra e interspecifiche dei viventi, delle variazioni tra gli animali e dei cambiamenti nell’ambito della stessa specie.
Comprenderebbe il perché tutto quello che osserviamo oggi è diverso da quello dell’inizio della creazione; significato racchiuso nella frase:“Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono” (Ge 1:34).
L’uomo scoprirebbe la certezza delle verità divine su una creazione che non di sua propria volontà è stata sottoposta alla vanità e alla schiavitù della corruzione, perché tutte le conseguenze negative sono dovute alla disubbidienza dell’uomo. Eppure, nonostante ciò, è possibile per l’uomo di buona volontà, proprio attraverso le opere della creazione, conoscere in parte Dio:
“…poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi (gli uomini)sono inescusabili, perché pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno glorificato come Dio, né l’hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo di intelligenza si è ottenebrato. Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti, e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell’uomo corruttibile, di uccelli, quadrupedi e rettili; essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen. (…) Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balia della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente. (…) Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette” (Ro 1:18-31).
In questi passi sono racchiuse alcune risposte di Dio alle conseguenze della ribellione e del peccato dell’uomo e a “…ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia…”.
Ancora una volta l’uomo cerca di soffocare la verità divina e mutare la gloria del Dio incorruttibile ponendo sull’altare una dottrina filosofica dell’uomo corruttibile: Il Darwinismo ateo.
La “luce” dell’evoluzionismo contrapposta alla LUCE di Gesù!
La teoria dell’evoluzione, offende Dio; scredita la sua creazione, e l’opera più bella del suo creato fatto ad immagine di Dio: l’uomo. Questi viene posto all’apice di una catena evolutiva trasformatrice, lo si fa discendere da una scimmia e a ritroso, dai mammiferi, dagli uccelli, dai rettili, dagli anfibi, dai pesci, da invertebrati marini, dalla semplice cellula, da un primitivo coacervato, da proteine, da molecole, da atomi, da energia, da un Big Bang, tutto per puro caso e necessità senza nessun intervento divino.
Purtroppo, si è avverato quello che W. H. Thompson affermò in occasione del centenario della prima edizione di “Origine delle specie”:
“La teoria dell’evoluzione, nonostante si tratti di una teoria scientifica, passibile di revisioni e di emendamenti e persino controversibili, ha fatto sviluppare intorno a sé un’atmosfera di intolleranza che sta a riprova che essa ha spinto le sue radici ben oltre il campo scientifico, nei territori della filosofia, delle religioni, della politica, della sociologia e della storia”.
Oggi apprendo dai giornali anche nel campo della medicina e dell’economia.
Dunque la selezione naturale dell’evoluzionismo darwiniano – secondo Dawkins – è la chiave che apre tutte le porte della conoscenza; è la risoluzione ai numerosi quesiti del sapere.
Peggio ancora, l’affermazione del filosofo gesuita Pierre Teilhard de Chardin secondo il quale ”L’evoluzione è la luce che illumina ogni fatto”: una vera e diretta negazione dell’affermazione di Gesù: “Io sono la luce del mondo”(Gv 8:12).
A maggior ragione, quest’anno la “luce” dell’evoluzionismo deve “svegliare le coscienze degli uomini” in occasione del bicentenario della nascita, del suo sommo profeta Charles Darwin, quale “messia” di una teoria che ha sconvolto non solo il mondo accademico delle scienze, ma tutta la vita e il modo di pensare dell’uomo moderno. Un pensiero più filosofico che scientifico e che viene applicato a tutte le scienze, alle arti, alla medicina all’etica comportamentale e sociale, insomma, in tutti i campi del sapere umano.
È così importante questo modo di vedere il mondo decretato da questa teoria, che si pretende di escludere nelle scuole ogni tipo di insegnamento che la contraddice; a maggior ragione quel modo di pensare, a detta di Dawkins, degli “stupidi e ignoranti cristiani” che porta il nome di “Creazionismo biblico”.
A questo proposito è significativa la condizione che Terry Sanderson, presidente della National Secular Society, pone alla Chiesa anglicana in occasione delle dovute scuse, che questa fa a Darwin a 126 anni dalla sua morte, per aver “frainteso” la sua teoria dell’evoluzione. Egli afferma:
“Mi sembra piuttosto bizzarro che un’istituzione indirizzi una scusa ad un individuo così tanto tempo dopo la morte. Oltre ad essere troppo tardi, il messaggio mi sembra come se non fosse sincero, come se ci fosse un possibile e non detto «però» oltre il testo. Comunque, se ciò significa che da ora la Chiesa d’Inghilterra dirà «NO» all’insegnamento del creazionismo durante le lezioni di scienze nelle scuole, allora accetteremo le scuse a nome di Darwin”.
Sul numero di febbraio 2009 pagg. 96-103 de “Le Scienze”, in un articolo di G. Branch ed E. C. Scott dedicato a “Il nuovo volto del creazionismo”, il prof. Arthur Landy afferma che “senza evoluzione, la moderna biologia,incluse medicina e biotecnologie, non avrebbero alcun senso”. Sì, perché secondo gli evoluzionisti il creazionismo, è “il rifiuto di una spiegazione scientifica della storia della vita a favore di una basata su forze sovrannaturali e su un creatore” (si noti la parola creatore voluta senza la C maiuscola).
Ovviamente questo non è accettato dagli evoluzionisti e anche se “…è prassi lasciare agli insegnanti un certo margine nell’impostare i corsi. Ma ci sono dei limiti: permettere ai professori di instillare dubbi non scientifici sull’evoluzione va oltre il consentito.”
Il vero principio della scienza
La Bibbia certamente non è in particolare un trattato scientifico, non è quello il suo fine; ma in molte occasioni, laddove è presente qualche dettaglio che faccia intravvedere un fenomeno scientifico come diremmo oggi, le affermazioni che fa non sono in contraddizione con le leggi scientifiche oggi conosciute.
Ad esempio, il ciclo dell’acqua (Gb 36:22-:27-28; 37:10-13); la posizione della terra nello spazio (Gb 26:7) ecc… Purtroppo la fondamentale pecca dell’evoluzionismo è quella di escludere Dio non solo come artefice della sua creazione e sovrano su tutti i fenomeni, ma anche come sostenitore di tutto il creato. Sta scritto:
“…tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui” (Cl 1:15-17; cfr. Gb 5:5-10; 12:7-10).
Nella Bibbia sono frequenti affermazioni simili. La vera scienza – cioè l’insieme di tutte quelle discipline che studiano sperimentalmente i fenomeni naturali e ne ricercano le leggi – quando son presenti, non vengono mai contraddetti nella Bibbia. È vero: ci sono nella Bibbia delle realtà non rivelate pienamente, in parte comprensibili e che si accettano per fede, ma la fede è la condizione che Dio apprezza, in ogni azione della nostra vita, perché “..senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che è il rimuneratore di quelli che lo cercano” (Eb 11:6).
Un giorno però, conosceremo appieno tutto quello che ci è sconosciuto: la Bibbia dichiara che “saremo come Dio”, ma intanto, nell’attesa, il vero cristiano conosce molto bene dove cercare il segreto per conoscere il principio solo della vera scienza e come avere l’intelligenza:
“Il principio della scienza(saggezza, sapere, conoscenza) è il timore del Signore, e conoscere il Santo è l’intelligenza” (Gb 28:28; Pr 9:10). Questa verità biblica accettata per fede, è garanzia per il credente da ogni speculazione filosofica umana, religiosa o scientifica.
Nemici già sconfitti per la fede
Purtroppo, il nuovo gigante Golia dell’evoluzionismo ateo, con la sua intelligenza oggi “…osa insultare le schiere del Dio vivente” (1Sa 17:26), e non solo; disprezza il Dio del Vecchio Testamento, il nostro Padre in Cristo Gesù nostro Signore, con parole blasfeme che non oso più scrivere e che non voglio nemmeno più ricordare ma che R. Dawkins, biologo, membro dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) e massimo esponente attuale dell’evoluzionismo, diffonde nel mondo attraverso le scritte riportate su una semplice maglietta di cotone. Ormai è palese sul come risponderebbero e agirebbero i membri di una confessione estremista religiosa se al posto di Dio ci fosse il loro profeta. Una sola frase:“Morte all’infedele”!
Ma i discepoli di Cristo, seguendo le orme del Maestro e l’esempio di Stefano, con tanto amore rispondono pregando: “Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno” e “Signore, non imputar loro questo peccato”.
CRISTIANI, SVEGLIAMOCI!
Questa è una dichiarazione di una guerra spirituale Probabilmente questi nemici del Dio vivente ignorano che sono già sconfitti per la fede. Nel suo pellegrinaggio terreno, il credente è chiamato ad essere un soldato sempre pronto in battaglia; nella sua vita spirituale ne dovrà affrontare molte, ma il Signore ha provveduto a tutto e, tramite l’apostolo Paolo ci esorta dicendo:
“…fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento non è contro carne e sangue, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere”. Nel nostro caso sono molto importanti soprattutto “la VERITÀ per cintura dei vostri fianchi; e …lo scudo della FEDE, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno… e la spada dello Spirito che è la PAROLA di Dio” (Ef 6:10-18).
Fratelli, proclamiamo la VERITÀ nella quale abbiamo posto la FEDE in quanto PAROLA di DIO!
Sia lode a Dio perché queste certezze sono le armi basilari per abbattere tutte quelle “…fortezze che si elevano orgogliosamente contro la conoscenza di Dio…” (2Co 10:4-6). Ora, nel caso del darwinismo ateo, cerchiamo di vedere insieme, alla luce della PAROLA di Dio, quali sonoi contenuti biblici ai quali aggrapparci e sui quali riflettere. Vedremo inoltre gli atteggiamenti giusti da prendere per stare in guardia e per demolire con l’aiuto dello Spirito Santo i loro “…ragionamenti e le fortezze che si elevano contro alla conoscenza di Dio”.
Tornare alla Bibbia e riaffermare le verità della Genesi (capp.1 a 11)
Cosa si intende con questo?
Intendo dire che se si vuole distruggere il cristianesimo, è sufficiente distruggere le basi stabilite dal libro della Genesi. Ogni dottrina biblica, infatti, ha le sue basi dirette o indirette nel libro della Genesi; specialmente nei primi undici capitoli.
Ad esempio, prima di tutto, quando parliamo di salvezza, possiamo domandarci: perche abbiamo bisogno di essere salvati?
La risposta è nel terzo capitolo della Genesi dalla lettura del quale si apprende che abbiamo ereditato una natura peccaminosa frutto del peccato e della ribellione di Adamo.
L’apostolo Paolo, nel capitolo 5 dell’epistola ai Romani, illustra questo legame con l’Adamo della Genesi attraverso il quale “il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato v’è entrata la morte, e in questo modo la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato…” (v. 12).
L’apostolo lo pone in relazione, essendo “…il tipo di colui che doveva venire” (v. 14), col secondo (e ultimo!) Adamo cioè Gesù Cristo, autore di “…una giustizia, a vita eterna” (v. 21) e per fede della “pace con Dio”(v. 1), e ancora “…mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio…” (vv. 1-2).
Un altro esempio è il matrimonio. Se vogliamo capirne il significato, dobbiamo andare nei capitoli due e quattro della Genesi. Se poi vogliamo seguire lo sviluppo dei popoli e la successiva colonizzazione sulla terra e lo sviluppo della storia stessa dell’umanità di quel tempo, dobbiamo riferirci agli altri restanti capitoli della Genesi.
Nessuna parte della Scrittura è importante quanto questa e lo si capisce dal fatto che il Nuovo Testamento per ben 77 volte vi si riferisce. Gesù Cristo stesso ha detto agli increduli del suo tempo: “Voi errate perché non conoscete le Scritture” (Mt 22:29). In quel tempo le Scritture erano rappresentate solo dal Vecchio Testamento, e Gesù fece notare che l’aver rigettato lui equivaleva a rigettare Mosè (Gv 5:46).
Anche oggi la gente che respinge gli insegnamenti di Cristo respinge a priori l’Antico Testamento sul quale essi si fondano.
Per distruggere un palazzo basta distruggere le fondamenta, ecco perché questi primi undici capitoli sono la parte della Bibbia che ha subìto di più attacchi; eliminando questi, che sono il fondamento, crolla tutta la Bibbia. Gesù, per esempio, ha citato l’Antico Testamento considerandolo storicamente vero: se noi non siamo della sua stessa opinione, rifiutiamo anche gli evangeli e di conseguenza tutto il Nuovo Testamento. A questo punto non esiste più niente, nessuna ragione per credere e di conseguenza l’uomo non è più responsabile verso nessun Dio; come dicono i darwinisti atei: “Dio non esiste. Non preoccuparti! Goditi la vita!” e implicitamente aggiungo l’affermazione biblica: “mangiamo e beviamo perché domani moriremo” (1Co 15:32).
Consapevoli che siamo in guerra (2Co 10: 4-5; Ef 6:10-20)
È ovvio che affrontare ciò, significa prepararsi a una grande e costante battaglia. SIAMO IN GUERRA! Non so quanti di noi credenti siamo coscienti del fatto che non siamo solo dei discepoli, ma dei soldati. Forse siamo così distratti e presi dalle sollecitudini e ansietà di questo mondo che tanti di noi ignoriamo che dal momento che abbiamo creduto in Gesù siamo stati arruolati nel suo esercito come guerrieri.
Sta scritto:
“Il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti” (Ef.6:12).
E, come soldati, Dio non solo ci ha provveduto un’armatura, ma c’informa che:
“…le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti nel cospetto di Dio a distruggere le fortezze; poiché distruggiamo i ragionamenti ed ogni altezza che si eleva contro alla conoscenza di Dio, e facciamo prigione ogni pensiero traendolo all’ubbidienza di Cristo; e siamo pronti a punire ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà completa” (2Co 10:4-6).
Queste armi non sono frutto della nostra forza e sapienza umana; questa campagna spirituale nella quale siamo coinvolti sempre in un servizio attivo, non è alla mercé degli istinti della nostra corrotta natura umana, ma la fonte permanente, l’inesauribile rifornimento della nostra forza e del nostro coraggio soprannaturali, ci vengono dati dalla potenza dello Spirito Santo in quanto uomini nuovi in Cristo.
Poiché la nostra guerra è spirituale, le armi con le quali combattere devono essere assolutamente quelle messe a disposizione dallo Spirito Santo.
Solo Dio le fa essere efficienti o, meglio, le rende potenti per la sua causa, nell’incessante impresa di distruggere le fortezze nelle quali si trincera il Maligno.
Sappiamo tutti che la Grecia antica è la patria da dove sono pervenute le principali dottrine filosofiche; tra queste quella del filosofo greco Democrito. Non c’è da stupirsi se il Darwinismo in fase embrionale era intrinseco già nelle sua filosofia, e non solo nella sua… Famoso è un suo detto:
“Tutto ciò che esiste nell’universo è frutto del caso e della necessità”.
E questa frase viene riportata nel famoso libro sull’evoluzione dell’ateo evoluzionista e premio Nobel (!) Jaques Monod (Il caso e la necessità, Mondadori, Milano,1970 che nel 1976 aveva raggiunto già 8 edizioni).
La guerra di queste forze spirituali invisibili e intangibili consiste nel prendere possesso della natura umana e insinuare ragionamenti e pensieri diabolici nella mente degli uomini, pensieri che sono avversi a Dio e che si elevano contro la conoscenza di Dio.
E il linguaggio usato da Paolo alla fine del testo sopra citato, sembrerebbe riferirsi specialmente alle sottili argomentazioni filosofiche, alle astute macchinazioni ed alla crudeltà implacabile che servono a dare espressione a quelle empie opinioni che hanno un solo obiettivo: affermare che Dio non esiste ed incitare a non credere in Dio!
Solo continuando a combattere la guerra spirituale, queste “fortezze” del Maligno saranno espugnate ed “ogni pensiero” (anche quello evoluzionista ateo) sarà “fatto prigioniero e costretto all’ubbidienza di Cristo”.
Grazie a Dio, tanti scienziati, prima atei ed evoluzionisti disubbidienti, oggi sono per la sua grazia diventati figli di Dio ed impegnano tutte le loro energie per portare altri all’ubbidienza della fede.
Ma quest’impegno vale per tutti i credenti che vogliono vivere una vita di consacrazione e di fedele servizio a Dio.
Sì, proprio noi abbiamo questo privilegio per mezzo di Gesù Cristo, in quanto “…abbiamo ricevuto grazia e apostolato per trarre all’ubbidienza della fede tutti i gentili, (compresi i Darwinisti atei) per amor del suo nome…” (Ro 1:5).
Ogni soldato di Cristo è chiamato “alla predicazione di Gesù Cristo,…e a farlo conoscere a tutte le nazioni per addurle all’ubbidienza della fede…” (Ro 16:26).
Fin da bambino sentivo spesso mia madre cantare un inno di cui allora non capivo il significato delle parole e della loro forza persuasiva:“Lottiam, lottiam con Cristo soldati della fé…”
Lo cantiamo tutt’ora, ma chiediamoci: con quale sentimento,potenza e responsabilità? Lo Spirito rivolge a ciascuno di noi lo stesso appello che, attraverso Paolo, rivolse a Timoteo:
“Ti affido questo incarico, Timoteo, figlio mio, …perché TU COMBATTA la buona battaglia, conservando la fede e una buona coscienza; alla quale alcuni hanno rinunziato, e così, hanno fatto naufragio quanto alla fede” (1Ti 1:18-19).