Si sta sempre più diffondendo la consuetudine di incoraggiare e poi ascoltare, durante gli incontri delle chiese locali, “testimonianze” da parte dei partecipanti. Sono momenti che a volte edificano e rafforzano la fede, mentre a volte scoraggiano e turbano: questo accade quando chi “testimonia” parla di sé piuttosto che del Signore e si presenta agli altri come se avesse un rapporto privilegiato con lui.
Trent’anni fa, il 7 maggio 1981, il Signore chiamava alla sua presenza il fratello Gian Nunzio Artini. Lo ricordiamo, con riconoscenza a Dio per il tempo in cui egli lo ha fatto essere un dono per le Assemblee in Italia con il suo prezioso ministerio della Parola. Viviamo questo ricordo attraverso le preziose memorie della mente e del cuore, ma anche attraverso un suo scritto dal contenuto tuttora vivo ed attuale.
Da parte della chiesa cattolica è in atto un tentativo di revisione della storia dell’Italia in generale e del Risorgimento in particolare; tentativo che ha lo scopo di attribuire al cattolicesimo il merito di aver unificato “i diversi popoli d’Italia” attraverso una comune identità religiosa. Si tratta di un tentativo che cozza contro ogni evidenza storica e che finisce per proporre non una storia, ma un mito.
Per ogni conoscenza che si riceve è opportuno vagliare le fonti. Raccogliere informazioni in modo acritico è, sempre e comunque, una scelta sbagliata, ma lo diventa ancor di più quando in gioco vi sono la nostra relazione con Dio e la nostra eternità. Pietro mette in evidenza i motivi dell’autorevolezza assoluta della Scrittura, come fonte di conoscenza per il credente, ed i pericoli insiti nel ricorrere ad altre fonti.
Ogni servizio, come ogni sport o gioco, deve avere un obiettivo da realizzare. Ma, per realizzarlo, occorre creare le situazioni e le condizioni più idonee, compiendo le scelte giuste ed opportune. Altrimenti finiremmo soltanto con il disperdere le nostre forze e con il mancare l’obiettivo. Un simpatico e mirato paragone con una partita di calcio ci guida ad una proficua riflessione.
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