Una delle straordinarie meraviglie del progetto creativo di Dio che balza agli occhi, leggendo il racconto contenuto nel primo capitolo della Genesi, è sicuramente l’incredibile abbondanza di elementi prodotti dalla potenza della sua Parola: miriadi di stelle nel cielo, ciascuna di esse diversa da tutte le altre, e sulla terra migliaia di specie diverse di “erbe”, di “alberi fruttiferi”, di “uccelli”, di “animali acquatici”, di “bestiame”, di “rettili” e di “animali selvatici”.
Sono diverse le “vie” che siamo chiamati a percorrere nel nostro pellegrinaggio sulla terra. La loro diversità è dovuta allo scorrere del tempo (giovinezza e vecchiaia) o alle situazioni interiori (dubbio, tentazione, insicurezza) ed esteriori (afflizione, persecuzione) in cui veniamo a trovarci. Dio ci esorta a percorrere ognuna di queste “vie” con il canto sulle labbra. Per ogni figlio di Dio, è questa la vera arma di vittoria!
L’inizio di un nuovo anno ci chiama a riflettere sul modo in cui utilizziamo il tempo che Dio ci ha donato. L’uso del tempo dipende dalle nostre priorità e dalle scelte che ne sono conseguenti; dipende dagli obiettivi che ci siamo posti, dai progetti che intendiamo realizzare. Priorità, scelte, obiettivi, progetti si concentrano in ciò che Dio desidera per ciascuna noi: vederci crescere e maturare come vere “donne di Dio”!
L’inizio di un nuovo anno ci chiama a riflettere sul modo in cui utilizziamo il tempo che Dio ci ha donato. L’uso del tempo dipende dalle nostre priorità e dalle scelte che ne sono conseguenti; dipende dagli obiettivi che ci siamo posti, dai progetti che intendiamo realizzare. Priorità, scelte, obiettivi, progetti si concentrano in ciò che Dio desidera per ciascuna noi: vederci crescere e maturare come vere “donne di Dio”!
Una domanda scaturita dalla testimonianza del valore che l’inno di Rossetti ha avuto per i credenti nella seconda metà dell’Ottocento. Le parole del poeta vastese non venivano usate soltanto come incoraggiamento a diffondere “la parola della croce” nelle diverse regioni d’Italia, ma anche come esortazione personale a guardare, in ogni circostanza, alla croce ed al suo messaggio di grazia e di salvezza.
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