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Archivi Annuali: 2012
Per evitare che i suoi lettori avessero un vago concetto di comunione, Giovanni ne approfondisce il significato, parlando della comunione fra gli uomini resa possibile dal dono di Cristo, ma soprattutto della comunione che deve precederla come causa, cioè la comunione con Dio. La ricchezza di questa intima comunione deriva dal suo essere trino: la comunione si ha infatti con il Padre, con il Figlio e con lo Spirito Santo
La metafora del “pane della vita” non ci riconduce soltanto alla Parola di Gesù, ma ci porta direttamente alla visione della sua carne, cioè del suo corpo spezzato per noi sulla croce. È quindi una metafora che ci parla di nutrimento, ma anche e soprattutto di salvezza. In entrambi i sensi Gesù ci ricorda di essere lui il pane “vero”, perché dal cielo non sono scesi né scenderanno altri “pani” a saziare la nostra fame spirituale.
I festeggiamenti per i cento anni del fratello Donato Santamaria sono stati per tutti i familiari e per la chiesa locale una preziosa occasione per ripercorrere l’opera compiuta dal Signore nel paese di Mattinata (FG). Questo ricordo non è servito certo ad incensare un uomo, ma a glorificare il Signore per l’opera che ha compiuto, servendosi proprio di lui, in questa amena località del Gargano.
Ormai è diventata una vera moda: non ci si sposa se non si è organizzata una luna di miele “decente” e, per “decente”, non si intende certo una uscita “fuori porta”, ma il più possibile lontano dalla “porta”. Le mète possono essere le più varie: isole esotiche sperdute negli Oceani, safari africani, traversate in lungo e in largo dei vari continenti, crociere rilassanti (?!) in mezzo ai mari. Ma non si viaggia solo in luna di miele! Infatti, nonostante i tempestosi venti di crisi, sono ancora migliaia e migliaia le persone di ogni età che, soprattutto in questo periodo estivo, si muovono da una parte all’altra del mondo per il semplice gusto di viaggiare.
Il pane, nella sua qualità di elemento fondamentale per il nutrimento degli uomini di ogni tempo, fu utilizzato da Gesù come raffigurazione del valore della sua Persona e della sua Opera. Gesù è “il pane disceso dal cielo”, come un’autentica “manna” divina offerta a tutti gli uomini. Egli è contemporaneamente colui che dona la vita e colui che la conserva, dandole nutrimento.
L’editoriale pubblicato nel mese di maggio e l’articolo “La Chiesa di Dio”, pubblicato nello stesso numero, hanno sollevato le osservazioni contenute nella lettera che volentieri pubblichiamo, soprattutto perché offre lo spunto per approfondire una necessaria riflessione su argomenti importanti come l’opportunità di chiamarsi “cristiani” e il rapporto fra Israele e Chiesa nei piani di Dio.
La relazione fra la nostra fede e la nostra vita, cioè fra quello in cui crediamo ed il modo in cui viviamo, è essenziale per la nostra testimonianza come figli di Dio e per l’esempio che offriamo alle nuove generazioni. Come è possibile infatti che le persone siano avvicinate all’Evangelo o chi vive accanto a noi possa avere l’influenza benefica del nostro esempio, se viviamo la nostra fede in modo ipocrita e incoerente?
L’editoriale pubblicato nel mese di maggio e l’articolo “La Chiesa di Dio”, pubblicato nello stesso numero, hanno sollevato le osservazioni contenute nella lettera che volentieri pubblichiamo, soprattutto perché offre lo spunto per approfondire una necessaria riflessione su argomenti importanti come l’opportunità di chiamarsi “cristiani” e il rapporto fra Israele e Chiesa nei piani di Dio.