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Archivi Annuali: 2014

La fede nel sacrificio di Cristo sulla croce che, nella prospettiva del perdono e della purificazione dei peccati ha una valenza universale, in quale modo agevola il superamento delle barriere razziali, sociali e culturali? Cosa dobbiamo fare per conservare e non disperdere questo dono divino dell’unità? Come possiamo renderla reale e visibile e quali sono le basi essenziali su cui siamo chiamati a viverla?
La storia dei Filistei ma soprattutto quella dei Cananei-Fenici è un intreccio continuo con la storia di Israele. Il popolo di Dio ne ricavò benefici sul piano – diremmo oggi – economico e soprattutto tecnologico, ma finì anche con il subire le nefaste conseguenze di una crescente contaminazione spirituale.I Fenici erano un popolo straordinariamente progredito, ma spiritualmente e moralmente idolatra e perverso.
Come mai non sempre siamo consapevoli del valore della preghiera per il nostro cammino con il Signore, per il cammino della chiesa locale di cui siamo membri e per la sua fedele testimonianza nel mondo? Quali sono gli ostacoli che ci impediscono non soltanto di pregare ma anche di comprendere l’importanza determinante e preziosa dei momenti di colloquio con Dio? Come superarli e rimuoverli?

certezze

Quello che viviamo non è certo un periodo facile. Qualcuno dirà che ve ne sono stati di ben peggiori anche nella nostra storia recente, pensando soprattutto ai tragici eventi che hanno caratterizzato il secolo scorso.
Soldi, sesso, successo, divertimenti: sono davvero questi gli strumenti più opportuni per renderci renderci felici, per aiutarci a godere la vita? Se ci guardiamo intorno ed osserviamo il comportamento della maggior parte delle persone, dovremmo rispondere affermativamente. Ma poi scopriamo che tante persone che usano questi “strumenti” sono frustrate, depresse, stressate. Quale la causa?
Con tristezza mi sono trovato a constatare come uno dei maggiori successi di Satana, da qualche anno a questa parte, sia costituito dall’aver incoraggiato una morbosa ricerca di conoscere quale futuro avranno il mondo e l’umanità che lo abita. Una ricerca condizionata sicuramente dal catastrofismo, cioè da una vera e propria venerazione per tutto ciò che è catastrofico, disastroso... apocalittico!
Si parla di angeli nei Vangeli e nelle testimonianze neotestamentarie relative ai primi anni della storia della Chiesa? Sono creature realmente esistenti oppure frutto di una fantasia mitologica legata a tempi più antichi? Se gli angeli esistono davvero e sono servitori di Dio in favore del suo popolo, quali lezioni ed incoraggiamenti possiamo ricevere dal saperli vicini a noi?
In quale modo la preghiera può diventare lo strumento attraverso il quale dimostriamo concretamente che amiamo davvero la nostra chiesa locale? Quali sono i motivi e gli obiettivi per cui dobbiamo piegare le ginocchia davanti al Padre, per le sorelle e i fratelli che il Signore ci ha posto accanto? In quale modo è possibile avere, partendo dalla nostra realtà locale, una visione universale del progetto salvifico di Dio?
L’uomo è davvero totalmente depravato, come insegna la dottrina calvinista e, quindi, è davvero totalmente incapace di comprendere ed accettare il messaggio della salvezza? D’altro lato: la chiamata alla salvezza è davvero così irresistibile da imporsi anche in presenza di una volontà contraria da parte dell’uomo? Esiste solo la sovranità di Dio o vi è anche responsabilità da parte dell’uomo?

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