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Archivi Annuali: 2016
Provvedere ai propri bisogni attraverso un lavoro manuale è una scelta umiliante oppure è una scelta nobile e dignitosa? Cosa ci insegna in proposito l’esempio dell’apostolo Paolo che, nonostante fosse uomo di elevata cultura, non si tirò indietro davanti alle necessità della vita? Quali insegnamenti possiamo raccogliere dalla vicenda di Filemone ed Onesimo, per vivere le relazioni all’interno dell’ambiente di lavoro?
Il titolo ricorda una triste guerra di qualche decade fa. Questa è una di quelle nazioni in cui è quasi impossibile sapere il numero esatto di Assemblee. Sappiamo che molte delle chiese, non registrate, si radunano e vivono secondo i princìpi del Nuovo Testamento nei quali si riconoscono le Assemblee. In ogni caso, nonostante difficoltà varie, il numero dei credenti aumenta. E di questo ci rallegriamo.
Quando ero bambino, non c’era incontro della chiesa nel quale non venisse evocato nel canto, nelle preghiere o nelle letture bibliche il ritorno del Signore.
Siamo certi di aver capito la libertà in Cristo? La nostra fede è dimostrata con comportamenti sinceri dettati dalla legge di libertà o da atteggiamenti opportunistici dettati dal giudizio che altri possono avere? È possibile avere le proprie convinzioni ma avere paura di esternarle in presenza di fratelli che la pensano diversamente? La vera libertà del credente si attua nella conformità a Cristo o nella tradizione religiosa?
Perché ancora oggi la comprensione dell’incarnazione del Figlio di Dio è il fondamento irrinunciabile della nostra fede cristiana? Quali sono gli aspetti essenziali dell’incarnazione che devono attirare la nostra attenzione e sui quali dobbiamo fondare la nostra identità cristiana? In quale modo il fermarsi a considerare particolari irrilevanti dell’incarnazione ha prodotto diversi fraintendimenti teologici?
Davanti alle tante situazioni di guerra che, ancora oggi, dilaniano alcune regioni del mondo, si levano inascoltati appelli di pace, si moltiplicano iniziative per porre fine ai conflitti, ma.. Dio dov’è in tutto questo? È lecito accusarlo di essere indifferente quando si continua a rifiutare la sua vera offerta di Pace? E chi è che sta ispirando motivazioni ed obiettivi dei tanti tentativi di pace fra gli uomini?
Mentre il mondo religioso si prepara, già da ora e soprattutto nel prossimo anno, a discutibili celebrazioni della Riforma nel suo cinquecentesimo anniversario, siamo qui a riflettere sull’attualità di un messaggio che appare ancora ben lontano dall’essere stato compreso e accolto.
Da un quotidiano della città di Samaria, a titoli cubitali e con la firma del famoso giornalista Publio Tiberio: