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In quale modo Gesù visse le ultime ore del suo cammino sulla terra prima di lasciarsi inchiodare sulla croce? Quali insegnamenti e quali esempi lasciò, con la sua parola e con il suo comportamento, ai discepoli? Come affrontò i suoi accusatori e quali furono i motivi del loro profondo disagio nel trovarsi davanti a lui? E, infine, a causare la sua morte furono davvero l’ostilità dei Giudei e la sentenza di Ponzio Pilato?
Siamo sempre consapevoli, nel nostro cammino accanto a Gesù che egli è davvero vivente, operante in noi e per noi e che, davvero, cammina accanto a noi? Sono gli avvenimenti della vita a condizionare le nostre scelte e le nostre azioni oppure è la nostra fede nella sua Parola, nelle sue_ promesse, nelle sue certezze? Ci lasciamo guidare da quello che vediamo con gli occhi o da quello che possiamo vedere per fede?
Come mai è inevitabile, nel nostro cammino, conoscere momenti di difficoltà e prove di vario genere e di varia natura? Anche in questi momenti, nei quali in realtà ci sembra lontano, Dio ha degli obiettivi per noi e ci è accanto per aiutarci a realizzarli? Quali insegnamenti e quali esempi concreti raccogliamo dalla Parola di Dio per imparare ad affrontare le prove e per poter essere anche di aiuto agli altri nell’affrontarle?
Come mai la mia assemblea non cresce come il Signore desidera e come anch’io vorrei? Perché non ci sono nuove conversioni e nuove persone interessate all’Evangelo? La colpa è solo dell’indifferenza o, in qualche caso peggiore, dell’ostilità degli altri? Non può esserci una parte notevole di responsabilità anche nella mia indolenza, nella mia pigrizia, nella mia indisponibilità a compiere delle rinunce oppure a dare la priorità al servizio per il Regno di Dio? Mi sono mai chiesto qual è la volontà di Dio per la mia vita?

guardare oltre…

Sono da oltre quarant’anni “cliente” di uno dei quattro istituti di credito oggetto del cosiddetto “decreto salva-banche” emanato dal governo per consentirne la sopravvivenza e per salvaguardare migliaia di posti di lavoro. Obiettivi indubbiamente nobili, ma la cui nobiltà potrà essere davvero confermata soltanto quando sarà smascherata e punita la responsabilità di chi ha truffato e di chi ha protetto i truffatori e quando, soprattutto, saranno risarcite in qualche modo le migliaia di risparmiatori che hanno visto volatilizzarsi i loro risparmi e la cui s_ola colpa è stata quella di essersi fidati di persone che avevano loro garantito sicurezza ed interessi.

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