Cari nel Signore,
nei nostri “rifugi” casalinghi, a differenza delle popolazioni del primo e secondo dopo guerra, oggi godiamo di viveri che non scarseggiano e di servizi per l’igiene personale all’avanguardia; elementi questi sufficienti perche noi figli di Dio riflettiamo oggi sulla gratitudine che sempre, in ogni tempo, dobbiamo offrire al Signore, il donatore di tutte le cose, e riflettiamo ancora una volta di più sul nostro “uomo interiore”, in relazione a Dio e al prossimo, non ultimo l’opportunità di testimonianza che a noi figli del Padre celeste si presenta. Infatti, nel clima non poco complesso di questi giorni ci siamo chiesti, come chiesa locale, quale potesse essere per noi il modo di continuare a espletare esternamente la fede, quella fede interiore ed esercizio della quale non può e non deve conoscere standby. E ancora, le nostre responsabilità a fronte delle necessità materiali e spirituali di quanti ci conoscono, dei nuovi convertiti, dei bambini delle nostre scuole e dei credenti tutti. Noi, chiamati ad avere misericordia, “misericordia –mi condivideva scrivendomi un caro amico in questi giorni- che non è puro attivismo ma un atteggiamento morale che si ripercuote nel modo di parlare, nel modo di considerare il prossimo, e che, conseguentemente, non può non riflettersi in manifestazioni pratiche.”
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L’opera delle scuole domenicali e della Scuola materna prosegue attraverso i canali on-line. Si continua a tenere saldi i contatti coi bambini e le famiglie (inevitabilmente seguono anche i genitori), cercando di portare a termine i programmi iniziati.
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L’opera nelle carceri, e in particolare la Casa circondariale di Foggia, si è stati costretti a sospenderla di conseguenza al DPCM del 04 Marzo. Nel frattempo, però, si cerca di mantenere il contatto in forma epistolare, ma con un ex detenuto, a fine pena dagli inizi di Marzo, si procede con lo studio attraverso il canale Zoom.
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Barletta. Attendiamo la fine dell’attuale stato di emergenza. Tuttavia il fratello Giovanni Carbone, mantiene alcuni contatti telefonicamente.
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Il discepolato con alcuni nuovi convertiti continua attraverso incontri su Zoom.
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Progetto Agape. La situazione di isolamento, nel tempo crea condizioni di precarietà, in famiglie di credenti e non (pensiamo a tanti non ancora nella fede i cui figli frequentano la Scuola materna e le scuole domenicali), abbiamo perciò progettato una raccolta alimentare e di altro genere, a seconda delle esigenze, di concerto con Salvati per Servire, con consegna a domicilio.
L’assemblea tutta se da un lato ha sospeso i radunamenti presso l’indirizzo della propria sala, dall’altro non ha cessato gli incontri (facendo uso della piattaforma Zoom, come d’altronde tante chiese in Italia) per la preghiera, l’adorazione e l’edificazione, e ciò realizzando la presenza di Colui che ha promesso esserci “ovunque…”, conservando il carattere dell’adorazione “in spirito e verità” ed edificando i nostri cuori attraverso l’insegnamento della Parola.
Sono giorni in cui si affaccia estremamente prioritaria la richiesta di salvezza da una malattia dal nome coronavirus e di un vaccino contro essa. Tuttavia noi credenti non dobbiamo dimenticare che sono anche giorni in cui la chiesa deve ancor più interrogarsi sulle richieste dell’anima: di pace con Dio, di ogni Parola che procede dalla bocca di Dio, per soddisfare la fame e sete di giustizia, di salvezza poiché tanti muoiono (e non solo in questi giorni) senza conoscere Colui che è “la risurrezione e la vita”. Infine, è giorno di orientare i nostri cuori e i nostri pensieri verso Gesù, la Sua Parola, per deciderci a camminare con Lui, che sta per ritornare: è con Lui che trascorreremo l’eternità!
Davide Martella
(per incarico ricevuto dai fratelli responsabili della chiesa)
Schermate riprese da un incontro tramite la piattaforma Zoom.