La reclusione forzata ha superato ogni nostra previsione e aspettativa ma nonostante ciò abbiamo affrontato la situazione con lucidità e pazienza anche se per “prendere le misure” abbiamo trascorso il mese di marzo abbastanza disconnessi all’interno della chiesa locale.
Alcune chiese si sono subito organizzate e hanno messo a disposizione dei collegamenti per assistere ai loro culti. Anche noi abbiamo intrapreso videoconferenze nei nostri normali giorni di riunione quasi da subito tramite l’applicazione zoom ma diverse famiglie non riuscivano a collegarsi per partecipare attivamente. Questa situazione ha messo in luce diverse criticità che ci hanno costretto a lavorare per riuscire a superarle. Dopo le prime difficoltà quasi tutti i fratelli e le sorelle, anche i più avversi alla tecnologia, ora riescono a collegarsi e partecipare attivamente agli incontri. Rispetto ai normali incontri di chiesa abbiamo aggiunto un ulteriore incontro di preghiera e due gruppi di discepolato per neoconvertiti e simpatizzanti. Incentiviamo chiaramente anche l’ascolto dei preziosi servizi offerti dalle altre assemblee.
Tutto questo è una ulteriore prova che la quarantena in atto ci sta portando ad una crescita nel servizio per il Signore a sua lode e gloria con interessanti suggerimenti operativi in vista del ritorno alla normalità.
Per la chiesa in Marotta
Omar Conti