Può sembrare un controsenso il ricordare la nascita di una persona, facendo riferimento alla sua tomba. Ma il venire alla vita ha un significato ristretto nella sua qualità e limitato nella quantità di tempo, se ad esso non segue quel nascere di nuovo che, introducendoci nel regno di Dio, dà pieno significato alla nostra vita donandole anche una prospettiva di tempo senza limiti, per l’eternità.
È proprio verso questa nuova nascita attraverso la quale si “può vedere il regno di Dio” che il nostro fratello Piero Guicciardini voleva attirare l’attenzione di quanti avessero visitato la sua tomba. Così egli dispose che vi fossero scritte queste parole:
Qui furono riposte le spoglie mortali del conte
Piero Guicciardini, fiorentino, che ebbe l’onore
di soffrire per la testimonianza
del nome di Gesù Cristo.
Nacque nel 1808.
Nacque di nuovo nel 1836.
Si addormentò nel Signore nel 1886.
Vive.
Resusciterà.
Sarà accolto con i santi mutati dal Signore.
Sarà sempre col Signore.
Ritornerà col Signore.
Regnerà con tutti i santi col Signore.
Sarà perfezionato in una stessa cosa col Signore.
Possiamo leggervi una vera e propria sintesi del cammino di ogni credente in Cristo: la nuova nascita, la sua vita che continua oltre la morte alla presenza del Signore con l’anima e lo spirito, la risurrezione del suo corpo al momento dell’apparizione del Signore, il suo rapimento alla presenza del Signore insieme ai credenti viventi e trasformati, il suo ritorno sulla terra per regnare con il Signore nel Millennio e il suo essere reso perfetto e simile a lui per l’eternità.
Dovremmo fare nostra questa chiara visione del suo futuro eterno che Piero Guicciardini aveva attinto da quella Parola, che aveva amato e insegnato e per la quale aveva accettato di soffrire, perseguitato ed esiliato dalla sua Firenze.
Nota: Per chi volesse approfondire la propria conoscenza della vita di Piero Guicciardini suggeriamo la lettura del libro di Daisy D. Ronco, “Per me vivere è Cristo” (foto accanto). La vita e l’opera del conte Piero Guicciardini nel centenario della sua morte, 1808-1886, Fondi, UCEB, 1986.